Le chiacchiere le spreco per altre occasioni, dico solo che il concepimento di questa recensione e' stato quanto mai arduo.
"Sono solo 4 pezzi per dio FALLA" me lo sono sentito ripetere un mucchio di volte da chi regge i fili di noi burattini (yunnior ai luv u, sbe' forgive mi).
Ci hanno messo un po' per prendermi ma, diamo a Cesare quel che e' di Cesare (oggi le citazioni si sprecano), i ragazzi se la cavano e tenendo conto della loro giovane eta' le premesse sono buone.
Ancora non mi raccapezzo sul genere da stampare addosso ai tre: chitarra quasi sempre in primo piano rapida e tagliente, tempi molto studiati (maniacali, quasi da metallari) e canoro notevole (piacera' a quelli che hanno amato gli Affluente di Logica Dominante) mi fanno pensare al bandana-core (o trash-core se preferite) ma in definitiva la ricerca di un suono personale ha dato i suoi frutti.
La voce comunque rimane la vera nota di spicco del lavoro dei foggiani e forse l'unica che rimandi all'ar cor vero e proprio, batteria e chitarra fanno storcere il naso per la loro tendenza al metallico.
I testi (che potete trovare nell'apposita sezione) descrivono stati d'animo di odio insofferenza e malessere quotidiano, rendono bene ma appaiono a volte un po' ripetitivi.
In conclusione, un buon lavoro che lascia buone speranze per un full-lenght speriamo prossimo e speriamo che i tre foggiani nella prossima produzione cancellino quelle pecche che li tengono fuori dal mio olimpo personale.
Di parentesi e citazioni ne ho messe un fottio quindi posso concludere.
Buon ascolto
kraft-hc

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