Guida Al Porno 2.0 Di Siberia Online |
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Informatica | |||
Scritto da sberla54 | |||
Martedì 13 Novembre 2007 04:11 | |||
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Quest'oggi vi posto qualcosa che col punk non centra proprio un cazzo di niente, ma che so gia' che portera' un picco di visite mai visto. Porci maledetti. La guida al Porno 2.0 della geniale rivista Siberia Online (crudelta' e futili motivi)! In un'epoca di Web 2.0 poteva forse il luccicante mondo delle zozzerie roxa roxa via etere rimanere indietro? Ma certo che no!
Ed allora eseguite un breve riscaldamento, alcuni esercizi di respirazione, e poi spalancate le porte della nuova era! Gioite! Annunciate la lieta novella! Pero' per tutta la durata della lettura fischiate e battete le mani, mi raccomando...vi controllo... Porno 2.0: la II generazione del waka-waka online (Siberiaonline.net) Benvenuti nella seconda generazione dei siti per adulti sporcaccioni: networking sociale, contenuti user-generated, wikis, Ajax & XHtml, Feed Rss e altre diavolerie del Web 2.0! Sono lontani i teNpi di Angelfire e Geocities, delle gallerie fotografiche pixellose scaricate col modem, dei video scattosi di 30'', delle password crackate e prelevate su portali semiclandestini che non funzionavano quasi mai. Il Porno 2.0 e' gratuito, socialmente condiviso e amatoriale. Chi vuol pagare, come sempre, paga. Chi vuole contenuti esclusivi e patinati, come sempre, puo' averli. Ma l'abracadabra del nuovo cybersex è: free! shared! and amateur! E come nella tradizione inaugurata dai portali mainstream Youtube, mySpace ed altri, nel Porno 2.0 il protagonista sei TU, il TUO cazzo, la TUA fica, la TUA voglia. Oppure - il rovescio della medaglia, che poi è il seNpre il succo del discorso - TU sei la merce, TUO il corpo e TUA la voglia che entra, confezionata e markettizata, nel Gran Bazar del Web. Alcuni mesi fa The Economist analizzava il mercato del sesso in rete evidenziando una certa flessione nel settore. Un fatto che, però, può avere diverse chiavi di lettura. Internet sta maturando come massmedia autonomo e quindi è fisiologico che la parte più tradizionale - leggi: la parte non interattiva e non sociale - del porno in rete veda un relativo calo di accessi. Ma di qui a dichiarare a caratteri cuLitali la crisi del settore ce ne corre. L'evoluzione in atto, infatti, predilige i contenuti socialmente condivisi o prodotti direttamente dalla base, da quella vastissima umanità che, web o handycam alla mano, registra le proprie ed altrui evoluzioni ginnico-umorali per poi uploadarle in Rete. In tal modo, e come nel caso della Reality TV, anche nel Web la TRANSformazione dell'Utente da fruitore in merce è pressocchè completa. Sia lode al Porno! Lunga vita al Waka-waka digitale! Siti di video/foto sharing
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