Gerda - [2009] III |
![]() |
Recensioni | |||
Scritto da Viky | |||
Lunedì 12 Luglio 2010 05:00 | |||
![]()
Gerda - [2009] III
01 - 1 02 - 2 03 - 3 04 - 4 05 - 5 L'estate soffocante e insopportabile e' decisamente esplosa. Un'afa da guinness dei primati mi aspetta ogni giorno puntuale, e mi stordisce. Neanche la necessita' dei beni primari m'invoglia a uscire e lasciare impronte sull'asfalto incandescente. Reclusami nello spazio affittuario ormai settennale, nego a questa noiosa capitale la mia presenza.
E grazie alla misantropia galoppante di cui soffro, trovo espiazione in una proficua sessione d'esami estiva e nel tracannaggio compulsivo di sali minerali.
Ho chiuso le trasmissioni da parecchio tempo, limitando l'uso della parola orale alle interrogazioni d'esame, e per una diciamo forzata similitudine il disco dei Gerda piu' consono alla mia fase sarebbe stato Cosa Dico Quando Non Parlo (2007). Ma il loro terzo e piu' contemporaneo prodotto mi si addice ugualmente. Direttamente dalla fertile regione marchigiana, esattamente da quel di Jesi e dintorni, Alessandro (voce), Alessio (basso), Andrea (batteria) e Roberto (chitarra), stanno insieme dal lontano 1997, anche se si fanno chiamare Gerda solo dal 2002. Le loro vicissitudini musicali ed artistiche li hanno visti sin da subito accostati a realta' sonore del calibro di Neurosis e Breach. Io come al solito mi esento da parallalelismi scontati e ridondanti, preferendo dargli una connotazione piu' personale. Sicuramente godranno di predilezioni e ispirazioni, ma i Gerda come giustamente deve essere, sono in continua evoluzione e ricerca del sound piu' proprio. Citando una loro intervista, potrei appunto affermare che il voler produrre Il loro devastante III datato 2009, uscito in vinile e cd, vede la coproduzione di interessanti e stimabili label: Bloodysound, Wallace, Shove e Fucking Clinica. Non ci troviamo dinanzi alla solita robbetta emulata e calcolata, dettata seppur da una volonta' artistica comunque da una necessita' di affermazione. "LE BAND CHE COLLEZIONANO FAN, VADANO A CAGARE VIA DI QUI." (cit.) Non e' musica ovvia, e facile da interiorizzare. Ma e' piu' attuale di quanto ci si aspetti. E' la resa in strumenti e voce dell'inarestabile apocalisse dei sensi e non, che ci circonda. La cura per l'appunto e' l'apocalisse. Niente titoli. Solo copiose tracce di (abbai) urla, qualche volta disumane, che si distendono nelle deformi e tortuose sonorita' degli strumenti. Una muraglia cinese, ma piu' impervia, con un'andatura estrema e senza corrimano. Se soffrite di insufficienza respiratoria, e non godete di Ventolin a portata di mano, skippate la traccia "4": i suoi deflagranti ma assolutamente miei preferiti 11.09 minuti potrebbero comportarvi una crisi cardio respiratoria. Viky .SCARICA IL CD. .CONTATTI. Home Page: http://www.degerda.com/ MySpace: http://www.myspace.com/gerdadegerda E-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .CONDIVIDI.
|