puNk4free - [anarcoposer punk hardcore magazine]

Dando un primo ascolto al cd la prima cosa che salta all'udito sono i suoni grezzi e sporchi del trio che, probabilmente, sono il frutto di una scelta artistica, sia per quanto riguarda la produzione e mixaggio (a cura di Alessandro Funari del Varenne), sia per quanto riguarda la propria composizione del brani.
Ci si trova davanti ad un hardcore crudo, semplice e vecchio stampo, non necessariamente veloce ma dal ritmo serrato, riff semplici di chitarra che la voce segue col cantato accompagnandone la melodia, basso piuttosto spesso e batteria che fa il suo dovere seppure senza strafare.
I testi sono nella maggior parte politici ed anarchici, abbordando svariate tematiche di critica sociale ma anche di autocritica al movimento come nel caso di "Fascismo Antifascista".
In generale non ci troviamo di fronte ad un gruppo che cerchi originalita' o fronzoli nelle sonorita', quello che ne consegue e' un hc crudo e vecchia scuola, qualcosa che potra' piacere ad alcuni, mentre altri sentiranno forse un po' il peso del tempo su questi suoni abbordati gia' parecchie volte.
Otto tracce che scorrono via rapidamente mantenendosi tutte sullo stesso binario e, forse, anche per quello personalmente mi e' sembrato che nessuna abbia lasciato un particolare segno, ma chi e' alla ricerca di band con le sopracitate sonorita', della pura vecchia scuola, dovrebbe scaricare il cd e dargli una possibilita'.
Dani

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