Airesis - Spettri |
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Testi | |||
Scritto da Pierkna | |||
Venerdì 07 Ottobre 2011 11:19 | |||
01 - Ein Gespenst Ora che cedo al sordo rancore nascosto nel ventre del tempo ora che non c'e' piu' nell'aria l'odore di eterno che prima mi dava sollievo comincio a capire perche' non e' poco un momento E mi chiedo se forse anche solo per questo non valga la pena Domandarsi se non e' per sfiorare il culmine che scaliamo una roccia o se invece e' per paura di cadere che restiamo immobili a guardare e a non ricordare che questo e' l'unico sbaglio da fare Ladri di tempo e storia ci porteranno via vita e ricordi se restiamo qui non c'e' motivo per restare ad aspettare un motivo che forse non verra' e anche se non abbiamo niente resta da difendere un passato ed un presente per cui combattero' finche' non sara' spento Il fuoco, che tiene accesi i nostri occhi, fissi sulla luce della memoria e fluorescenti al buio del silenzio, al buio nel cuore di chi resta ancora immobile e sordo a quello che il tempo richiede, perfino giunti all'ultima istanza di un processo che ci sta condannando come mostri. E se malgrado tutto saranno ancora loro a dirsi eroi e portatori di luce di discorsi del cazzo, scintillanti e viscosi come vernice fresca che ho tentato di togliermi di dosso, aspettandomi una punizione, come si aspetta il ritorno del sole all'alba di un giorno qualunque, allora ben vengano le loro menzogne, ma crepino le loro speranze perche' in mezzo alla loro luce quei nostri occhi baleneranno neri e terribili ovunque avranno paura di incontrarli, come qualcosa che non si puo' cancellare che non si puo' uccidere, come ombre, come fantasmi, come spettri. 02 - Il Fuoco Non e' la notte ad oscurare la realta', non e' il dolore che dentro ti stritola senti la voce uscire armata di una strana follia e la ragione che scivola via Ma non ti hanno insegnato a proteggerti da questa rabbia Cerchi la calma cerchi la calma cerchi la domanda giusta ad una risposta che ormai si e' dispersa cerchi un valore un ideale una filosofia una ragione qualunque essa sia ma rimani impigliato ad una logica e una coerenza che non e' tua, stai impazzendo e non sai perche' prendi fiato e poi devi anche chiedere scusa se quello che uscira' non sono parole d'amore L'istinto, l'innocenza, la voglia il senso la speranza di avere paura davanti al fuoco voglio gridarla via perche' questa mia vita non e' piu' vita o non e' piu' mia se non riesco a forzarne la logica, ne' la coerenza. E cosi' un giorno ti accorgi che non hai piu' voglia di essere preso ancora a sogni in faccia e dura un istante capire un istante, esplodere, guardare il mondo negli occhi, sorridere e dire se vuoi gridare troverai chi grida di piu' saro' immortale o gia' morto tra un attimo tra un minuto due secoli un giorno ma adesso, un passo nel fuoco e sentiro' dolore ma e non mi brucio non riesco a sentire il calore a sentire un ideale, una ragione, un valore, una vecchia magia che sta esplodendo ma seguo la scia e non voglio imparare a proteggermi, da questa rabbia. 03 - Fluorescenti Al Buio La luce in fondo al tunnel quasi sempre e' un treno che viaggia in direzione opposta ai miei binari cerebrali dei desideri, irrealizzabili gli unici di cui ho pagato sempre il conto salato di crederci ma non mi pento ancora nonostante tutto Questo dolore che ritorna ad addentarmi l'avevo scordato e annullato con la forza di chi si arrampica oltre l'orlo della sconfitta che soffoca come un laccio alla gola in questo inverno di febbre e delirio Dedico me stesso a dissolvere certezze che volano via sulle ali vdel vento mentre fino a ieri lasciavo le certezze proteggermi tra castelli di carte Mi sento addosso l'aria di chi passa attraverso l'inferno uscendone vivo ma lasciando indietro i miei sogni Diceva un volto nero su uno sfondo rosso appeso al muro di camera devi mirare all'impossibile se vuoi raggiungere il possibile quelli come me preferiscono violare un confine piuttosto che tracciare un altro limite certe cose si leggono sulle piaghe del viso e' come fossero fluorescenti al buio 04 - Silenzio Affogando in un bicchiere pieno di quei sogni persi in cui non riesco a stare a galla disperato ed accecato da ricordi che poi gridano vendetta quando ormai tutto sembra troppo lontano resta solo il silenzio per capire che sei veramente solo e' come se neanche aprendo gli occhi un incubo sparisse in un momento e' come se non riuscissi neanche a sentire il mio respiro che non sento piu' da troppo tempo ormai e resto qui seduto un istante appeso tra le nuvole di un cielo che non e' piu' mio nel buoi di una stanza piena di silezio immobile la sua freddezza fragile lo rende assordante 05 - Il Ritorno Del Sole Siamo ancora qui schiavi di favole o di verita' senza fare del male o del bene e poi quanto ci importi chissa' strette ai polsi preziose catene belle come la liberta' Una strada una citta' gelida una stella che in cielo gia' brilla nella testa una speranza ed intasca una vita da spendere prima che sia notte nei ricordi un sole che pero' mai ho visto ne vedro' perche' siamo nati di sera mentre l'ultima luce moriva la terra si faceva nera e una storia finiva Ma un battito di luce scuote il cie lo nella testa ora scorgi un altro buio dietro al buoi che man mano si dissesta e non c'e' grazie nel dolore che mi resta sono un'uragano in fiamme sono il ferro la tempesta sono la voce che ti grida in testa che non finira' qua sono l'essenza dell'uomo sono la liberta' sono la goccia che fa traboccare l'ultimo istante sono una vita sognata sono la morte sognante di chi un giorno ha combattuto quest'oscurita' Cosi' ora siamo qui liberi di non essere eroi ma ora c'e' nella testa una speranza ed in tasca una vita da spendere per vincere la notte fino a che non trema fino a che non sanguina fino a farti scoppiare le vene fino a perdere parte di te spezza i polsi e non hai piu' catene poi riprenditi il sole 06 - Un Giorno Qualunque oggi col sole sorge una novita' lenta da sud arriva la liberta', si torna a sperare e pare che a Livorno sia tornata in vita la terza brigata e adesso che indietro non si ritornera ': una guerra e' finita ma una guerra comincera' questa notte, dalle colline si vedra' salire il fumo dal nostro passato guardate il mare, gli scogli e le strade della citta' ci hanno cresciuto, sfamato, ascoltato, ora chiedono aiuto e chi rispondera'? forse ho capito perché… come si uccide chi ancora non c’e', navi da guerra schierate giu' al porto perche' non resti piu' neanche il ricordo, ma ogni giorno e' un giorno qualunque, ogni Settembre e' un Settembre qualunque, finche' qualcosa in un uomo qualunque dice questo non lo sara'! so che e' gia' stanco quel poco coraggio che resta ma se questa mano ha le dita serrate e' per stringerlo forte e non farlo fuggire e oggi non fuggira'. perche' comunque sara' non e' per l’onore l’orgoglio o la gloria domani cosa accadra' se e' nero l’inchiostro ch e scrive la storia, quando mi ricordero' di un giorno qualunque col cielo gia' scuro so gia' che sorridero' perche' me lo ricordo ancora il futuro. 07 - Eroi Segreto indomito e disperso in un passato che non se ne va qualcosa sta tornando e adesso chiede di te. Sopravvissuto alle menzogne respirando l'oscurita' incrocera' il tuo sguardo e allora saprai che cos'e'. La furia il delirio di chi ha visto il volto ruvido ed intenso di un antico spettro che non sa dimenticare il canto nudo e debole ma immenso di chi non perdonera'. Ma non c'e' mostro senza il cavaliere che lo combatte eroico affrontera' per te l'oscura voce dell'altro. Lo scudo e' di silenzio e la sua spada sono promesse per salvarti ancora una volta da cio che non devi conoscere. Conosci e stingi i denti oppure prendi cio che resta dopo chi ha gia' scelto per te, fra verita' pezzenti e bugie vestite a festa io so cosa scegliere. Reclama il tuo possesso e riprenditi lo scetto per capire il vero cos'e'. Riesci a dirmi adesso tra cavaliere e spettro l'eroe qual'e'? 08 - Parentesi Ondate imponenti di discorsi del cazzo, si innalzano minacciose destinate ad infrangersi su di me, ma oggi non voglio piu' starli a sentire, infilo le cuffie ed affitto il cervello a Chris, Jord e Todd di Winnipeg. 09 - Vernice Fresca VERNICE FRESCA riverniciati di fresco lasciano la scia quando strisciano. si sono riciclati, pentiti, pettinati e ripuliti. i compagni ormai sono andati e per quelli che restano ho scoperto di essere ogni giorno piu' sordo. le frasi fatte ripetute dai palchi negano il passato e consegnano al presente tutto quello che chiede. il pettinato segretario dosa bene le sue parole, la retorica gli impasta i denti sbiancati col bicarbonato, alla scuola di dizione ha imparato a scollegare bene il cervello dalla lingua. quanto al cuore chissa' se c’e' ancora e comunque e' solo un muscolo che pompa sangue. quanti piccoli tradimenti abbiamo dovuto subire, qualcuno anche giustificato ma alla fine il risultato e' l’orrore e non penso ne valesse la pena. in fondo hanno vinto i cattivi, cioe' i buoni. mentre adesso giri leggero fra la gente ma nelle mani stringi il vuoto e non lo sai o non lo vuoi capire che non ti seguiro' perche' si puo' comprare solo chi si mette in vendita. con quelli come te e' inutile parlare, vi siete gia' comprati un posto al sole in previsione dell’inverno. ma state molto attenti ché prima o poi la pioggia ritornera' a cadere ed io non saro' li' per tendervi una mano 10 - Aspettandomi Oltre il buio di questa piccola stanz a i miei incubi attendono l'ora in cui nutrirsi di me. L'angoscia scaccia di nuovo il mio debole sonno ma non mi importa poi tanto, io stesso sono un fantasma. Sono solo un cadavere, in attesa di me. In questi giorni anche il minimo e' sempre piu' inafferrabile ed incerto, e sembra fuori portata. Certe volte vorrei non pensare e vivere una vita di default, con il pilota automatico. E sarebbe piu' facile nei momenti cosi'. 11 - Ancora Immobile Echi di un’omerta' anacronistica. Anestetizzato dal terrore di trovare qualche perche' che non hai cercato mai. Mentre resti ancora immobile la tua visione egoisticamente indifferente della realta' ti sta rendendo solo uno spettatore posto ad osservare uno spettacolo attonito. Pensa se scegliessi sempre anch’io il silenzio, pensa se cercassi di voltarmi ad ogni ostacolo. Perso in una tempesta di sospiri ed illusioni, in bilico tra fermarmi o andare avanti brancolando tra la nebbia di un presente gia' sbiadit0 non mi resta che cercati dietro ad un muro di grigia vilta'. Ma prova a considerare possibile rischiare di perder tutto quel poco che ti resta un attimo. 12 - Ultima Istanza Ti ricordi un ricordo lontano che ha perso contatto il rumore di fondo di un pensiero distratto muto e sepolto dalla vita e la polvere e ora che senti il sangue ingiallire dentro le vene lo sguardo in letargo e il cuore in catene lo senti tornare e una voce che sta urlando "scappa di qua" perche' e' tempo di evadere da questa mente di gesso dove non c'e' mai stato spazio per me stesso ora so che posso come uniche armi illusioni e desideri discordi di fronte una meta e alle spalle i ricordi che conservero' anche se adesso un'altra storia cominciera' e resto un poco a chiedermi chissa' , chissa' quale sia la strada giusta quella che arriva piu' in la oltre la morte, oltre l'orizzonte e ancora per miglia voglio arrivare cosi' vicino al sole da bruciarmi le ciglia e non fermarmi neanche' la. sono stufo di queste parole, di questo brusio su cosa e' giusto per me, su come cammino, sul mio vero io di un mondo che non sa pensare per se stufo di merce e mercanti in questa fiera' di perche' cerco una primavera che ho capito non verra' da se ma tu tieniti pure le tue sicurezze di clausura e la tua vita, schiava di cio' che sfugge a una censura che sei il primo ad accettare. Infondo a via dei rimpianti fra quattro mura di vilta', pareti d'invidia e un tetto di paura, scusa ma non mi sento a casa. Io ho perso mille battaglie e piu' di un momento, ma in questa guerra Di perdere o pareggiare non mi accontento Fino a che respiro ancora Tutto il mio mondo sono sogni di ghiaccio nel vento e non staro' A guardarli sciogliersi al sole del tempo Prima di aver tentato una volta ancora perché ho gia' visto come finira', e forse non lo accetto piu' ultima istanza per la liberta', senza ricorso in appello. Lieve speranza che diviene gia' Inarrestabile certezza 13 - Quello Che Il Tempo Richiede ascoltando l’ansia sgocciolare piano tra scatola cranica e cervello mi sono reso conto che da qualche tempo le nuvole hanno ingoiato il sole e la nebbia cancella i contorni del mondo cinque metri oltre il nostro naso, polvere d’acqua galleggia e s’impiglia sopra i rami della mia vita. Il suolo affonda sotto i piedi ogni istante in cui rimango fermo, la morte affila la sua falce ma la sconfitta non rende ingiusta una causa in cui ho creduto con tutto me stesso. la dignita' non e' un concetto legato alla vittoria ma sai ormai non ci credo piu', non combatto piu' per cambiare, quello che cerco e' vendetta. Non prendetemi per pazzo e' la realta' che e' andata fuori fase ed io mi adatto. Bisogna essere quello che il tempo richiede, non chiamarsi fuori, con le parole non cambi le cose e comunque se si puo' dire: anche quelle sai le ho finite ormai. Si comincia per costruire un mondo migliore ma col tempo si lottera' per vendicare ogni lacrima ed ogni goccia di sangue. Ogni generazione perduta l’illusione di cambiare il proprio destino ha dovuto fare i conti con una vita da trascorrere in campo nemico, nell’ostentazione, nella celebrazione della propria sconfitta. I segni verranno cancellati, le ragioni dimenticate e resteranno solo le nebbie ad avvolgerci 14 - Discorsi Del Cazzo ondate imponenti di discorsi del cazzo s’innalzano minacciose destinate ad infrangersi su di me ci sono giorni in cui il fine giustifica i mezzi. come quando il sole si spegne indossando una camicia nera. e le foibe e il triangolo rosso vanno capiti e contestualizzati, la violenza partigiana va spiegata e poi rivendicata. il resto e' solo balbuzie che fa il loro gioco, abbassa la guardia e ti colpiranno piu' forte. se rimuovi la tua storia il nemico te la ruba e quando puo' la riscrivera' , e' la tragedia che si trasforma in farsa, commozione per tutti compresi i carnefici. fino al punto in cui tutto e' nero, compreso il rosso e ogni violenza e' condannata da entrambi i lati della barricata storica, dimenticando che una parte era nel giusto e l’altra no. memoria sdentata da fiction televisiva sciapa come il testo di bella ciao. non e' possibile la riconciliazione fra i figli della resistenza e quelli della repubblica di salo'. non vedrete nessun abbraccio in extremis tra gli epigoni delle brigate nere e di quelle partigiane. non riuscirete ad annegare la storia italiana del novecento nell’oceano di un volemose bene generale di cui sinceramente non si sentiva la mancanza. voi la chiamate memoria condivisa ma questa e' solo la comunione nella dimenticanza. .CONDIVIDI.
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