La Maledizione Del Benessere - Self Titled |
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Testi | |||
Scritto da Pierkna | |||
Mercoledì 12 Ottobre 2011 11:35 | |||
01 - Quegli anni Sguardo sdegnato, pesce fuor d'acqua Nel letto tento, nel letto fisso Una finestra sporca su un trascurato cortile Di nostalgie ed esperienze Era differente attitudine giovanile Nuove stagioni all'orizzonte Rancore sotto strati di muffa Ma sapevamo tutti volare Per poi ritrovarci all'inferno Distanze e crepe non ci hanno cambiato Invece l'iguana ferite ha lasciato Rami spezzati, torrenti di bile E di quei giorni ne conservo l'odore Fetido, rivolo lancinante Ha disgregato legami che pensavo solidi L'erosione del tempo Una nuova primavera L'orgoglio non si spegne Siamo forti piu' di prima Ho la mia dimensione Non era attitudine giovanile? Gonfio il petto, libero O con l'illusione di esserlo Tra cuori che hanno scelto di pensare E remare nella stessa direzione Una barricata - Una sola lotta 02 - Mutazione Spontanea Non sono quello che credi Ma quello che voglio essere Non sono quello che vedi Ma quello che vorresti che non fossi Non voglio essere giudicato Ma voglio essere invisibile Nel baratro del tuo fossato Nel baratro del tuo fossato Tu, contorto tiranno Affondi le tue grinfie In una vita che non ti appartiene Come una mutazione spontanea Cerco e trovo le forze In fiumi di odio, amore e liberta' Cerco e trovo le forze Che abbatteranno chi mai mi conquistera' 03 - Guardarsi Attorno Ti guardo negli occhi, rosso profondo Paura che assale, sudore che cade Rabbia indigesta che crolla dinanzi a un fratello Non perdere tempo non sei come quello Non sento le tue urla Ti schiacchio, non senti dolore Guarda fratello, guardati attorno Ci sono cuori che aspettano Guarda fratello, guardati attorno Aspetto il tuo ritorno Ti sogno, mi sveglio Non cambia mai nulla Cerco di dormire su un letto di spine Ferito e mai pentito Non e' mai cambiato nulla Il grigio e' nero, il rosso e' sangue Vedo il tuo sorriso stanco di esser triste Vedo la tua forza stanca di esser morta Paura che assale, sudore cha cade Paura che assale i tuoi pensieri Nei miei occhi non vedi il mio dolore Nei miei occhi nascondo la mia rabbia Tu sai gridare Tu sai lottare Tu sai amare Tu sai odiare Tu sai - Tu sei 04 - Sul Bordo Di Me Scheletri di alberi morti Sotto una pallida luna Camminano accanto a un sentiero Da troppe scarpe calpestato Ma da pochi degnato - di un giusto riposo Non chiedo tanto - qualche minuto Guardarsi attorno e poi riprendere il cammino Come il peggior ignavo... Neppure i corvi a fare da guida E' tutto uguale, come bruciato lasciato all'incuria di anni Ma era ieri quando scavavo Ancora e ancora... Solo per trovare un vuoto ancora piu' nero Dov'e' il fondo? Solo per trovare un vuoto ancora piu' nero Oltre il margine logoro della realta' Non rinfrancato dalla fatica Ma il gioco valeva la candela E sordo procedevo Intangibile, tutto inutile Le mani non trattengono Condizione, non idea Cio' che la volonta' inibisce Condizione, non idea Sono pronto per la caduta Condizione, non idea Dove mi portera'? 05 - Sognatore In un attimo svaniscono i sogni Fievoli massaggiano i pensieri strada tortuosa all'alba Dirupo scosceso al tramonto pronto a lottare dopo giorni di cammino Mi guardo intorno tutto spento Perche' la vista dell'orizzonte mi uccide? Non l'avevo mai visto cosi' La brezza di luppolo mi spinge Ma la notte porta consiglio e aspetto il nuovo sole Mi fermo a parlare con un fiore Che assomiglia ai miei sogni E proprio quel fiore Mi fara' tornare la voglia di andare Andare dove non so cosa mi aspetta Dove non so cosa faro' Potro' farmi male ma non temo il dolore Pur di arrivare dove il mio cuore vuole Non sara' mai troppo tardi Pensero' a quel fiore Pensero' a gridare Che i sogni si possono ancora avverare 06 - Il Pugno Chiuso Le parole le porta via il vento Ma qualcosa resta nella memoria Qualche frase per non dimenticare Fotogrammi vivi impressi dietro agli occhi Bruciano Quando l'eco delle voci che si stan spegnendo E una lunga ombra E' tutto cio' che vedo Guardarsi dentro ogni giorno Per non perdere di vista quel che devo fare A gambe incrociate su un suolo rovente Con pazienza metto insieme Minuscoli frammenti Pezzi disordinati, mosaico da ricostruire Si agita giu' nel mio stomaco Un attimo ed esce da me Si perde nell'aria, si mischia alla nebbia Che corre ad un passo sopra di me Si unisce agli spettri, altri tormenti Che cercano un posto dove svanire E trovare un altrove finora negato Piu' tendo a lei, piu' si alza beffarda lei si alza beffarda Il pugno che mi riscaldava Ora spiragli gelidi Lui che mi proteggeva Ora e' vuoto intorno L'aiuto che mi dava Navigo a vista Senza rotta, ma rapido e frenetico Mi libero del baule Ribolle sotto di me Lo sento chiamarmi Ma e' ben serrato E le mie orecchie imbottite Gli volto le spalle, non contano piu' Gli volto le spalle, non contano piu' Presto cio' che contiene Sara' un amaro ricordo Eco lontana di una stagione sbagliata .CONDIVIDI.
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