Kafka - Black Out |
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Testi | |||
Scritto da Joel | |||
Lunedì 11 Agosto 2008 01:42 | |||
01 - Spero Di No Senza rimorso ti rode il tarlo di essere costantemente inadatto Strazio, soffri e non sai perche' ti rode il tarlo, arranco, il tuo rimpianto e sputo-rifiuto e non mi sbaglio NO Il senso di non appartenenza domina la mia esistenza Finche' vivro'? Spero di no! 02 - Soap Mind Self control and balance no more lies Crocifiggo-lapido tetragono la mia disperazione ed il mio malumore, ai colpi della vita ci sono abituato Franti sogni ronzano come cozzaglia di speranze sovrapposte in pervicace disordine schizzano nel mare di schiuma e di colore Soap mind no more lies, because I've not a soap mind 03 - Spazio Vuoto Ogni pensiero si esaurisce ogni ferita si rimargina ogni forma si dissolve il vuoto si espande e spande le sue spore; non piu' sudore, ne' fratture ma sciacalli che girano attorno storditi dal puzzo del corpo in putrefazione... Hai capito finalmente che tu non sei niente che hai contorni sbiaditi nello spazio vuoto, circondato da ingranaggi inutili e poi futili come il caso che gli da forza di continuita': LO SAI Sei tu lo spazio vuoto, lo spazio vuoto dentro i tuoi confini assurdi, labili e fasulli, sei tu lo spazio vuoto, lo spazio vuoto dentro i tuoi confini assurdi, labili e fasulli. Hai capito finalmente che tu non sei niente hai capito finalmente che tu non sei niente, circondato da ingranaggi inutili e poi futili LO SAI, LO SAI, NON SAI, CHE FAI Temi il tuo sguardo, il tuo sguardo nello specchio perche' sai di non vederti, perche' sai di non esserci, gonfi d'aria stanca come un palloncino, la tua consapevolezza non ti aiutera' LO SAI. 04 - Black Out Precisione irregolare il mio osservare si ferma a tutto quello che e' noto ne crepe, ne indizi, ma caos... black out ed io continuo a cercare quello che devo trovare a mani nude scavo lento nell'asfalto, insoddisfatto, mi si spezzano le unghie, le mie gambe son nel fango, lacerato dai rimorsi... ho pena per il mondo! 05 - Vento E tu mi dici che passa e poi mi dici che passa... e questo non lo so Storie di volumi soltanto accatastati ammuffiti e vecchi che stan negli scaffali, strani- soli-veri - fari. Mi squaglio davanti al portone, mi squaglio come neve al sole mi squaglio perche' sono spento e chi abbraccia e' soltanto il vento Nulla e', e se anche fosse, non si potrebbe-non si potrebbe conoscere, se si potesse, non si potrebbe mai comunicare. Tutto quanto di fatti io escogiti e possa inventare che ti piaccia, non serve: le cose sono sempre le stesse. .CONDIVIDI.
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