Gli Small Thing - dalla ridente terra ligure - fanno parte di quelle realtà nostrane che non ci girano attorno - vanno avanti a colpi decisi - con le idee ben radicate e con la propria indole attitudinale.
Dopo il disco d'esordio in self titled del 2019 - quello con i dinosauri in copertina, e uno split con i Dr. Zaius, realtà super interessante padovana (se non l'avete ascoltato, recuperatelo). Nel 2023 pubblicano, accompagnati dalla Flamingo Records e Radio Punk - 20 Jazz Punk Greats.
Trainato da una copertina che omaggia 20 Jazz Punk Greats dei Throbbing Gristle, il disco - registrato, missato e masterizzato al Velvet Worm Studio da David Robert Knezevich, comprende tredici brani sezionati da tre interludi, a modellare un muro sonoro di 26 minuti. Trascinato da una duttile e complementare natura compositiva che vibra sotto di un epidermide basale punk rock/hardcore, i nostri giocano dentro variazioni fuzz, trip hop, echi industrial, prog hardcore e distorsioni a go go.
L'incalzante "Rat Attack", guidata da un serrato attacco punk rock (chitarra e basso pungenti ed accelerati) accoglie la voce - acida e la batteria scattante che insieme edificano una fenditura accattivante e selvaggia. "Interlude 1: Vulcan Boy" è il primo stacco rumoristico che è una sciolta e mordace deriva intrippante sostenuta da accenti catartici.
Un bacino sonoro elettrizzante che plasma un complementare riverbero coinvolgente che in brani come "Pray" esprimono tutta la loro verace personalità. Guidato da un tessuto hardcore incisivo che vi farà alzare dalle sedie.
Il secondo interludio, "Interlude 2: Noli Timere", nuota dentro derive ambient sperimentale dove si immette "Dies Irae", i nostri insonorizzano il Dies Irae di Tommaso da Celano: una lastra sonora tra prog e hc - affilata e incisiva che termina con un folle e libertario clarinetto.
Il terzo interludio, scritto dal collettivo sperimentale La Furnasetta, è concentrato dentro synth estremi che creano un'atmosfera opprimente, dalla quale emergono voci che parlano in lingua inglese dove parlano di Genova. La traccia poi viene sommersa da accenti soporiferi ed esiziali. Chiude il disco la sonica "Dead Moon In The Sky", un tappeto sonoro hard psych che enfatizza una composizione sonora godereccia e attraente.
Convincente a mani basse sin dal primo ascolto, 20 Jazz Punk Greats, testimonia quanto il nostro circuito underground abbia degli assi nella manica, che predispongono di personalità e cazzimma da vendere. Questo disco se la gioca tranquillamente ad occhi chiusi con realtà oltreoceano e fa la sua porca figura.
Avviso ai naviganti: i ragazzi suoneranno a Lglio al Distruggi La Bassa - uno dei festival open air più degni di lode.
Ms_Antrophy

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.TRACKLIST.
01 - Small Thing
02 - Rat Attack
03 - Coma Awakening
04 - Interlude 1: Vulcan Boy
05 - Pray
06 - Senor T
07 - Liberty (Kitchen And The Plastic Spoons Cover)
08 - Interlude 2: Noli Timere
09 - Dies Irae
10 - Diet Coke
11 - Interlude 3: La Furnasetta
12 - My Friend
13 - Dead Moon In The Sky

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