Matteo: Le webzine fanno cagare. Le fanze su carta Si'. Poi via ai concerti a smazzarle.
2 - Siete molto affiatati tra di voi? Che importanza date all'amicizia in una band?
Francesco: Siamo affiatati, generalmente stiamo molto bene insieme. Ultimamente siamo un po' ognuno a cazzi suoi, tra universitari fuori sede, lavori e menate varie, ma si tratta solo di riorganizzare meglio le cose del gruppo.
L'amicizia all'interno di una band e' assolutamente fondamentale. E' quello che da' significato a cio' che fai, e' quello che ti permette di trovare affinita' nel modo di suonare e scrivere i pezzi, e' quello che impedisce al gruppo di sfasciarsi quando (spesso) le cose vanno talmente di merda che teoricamente sarebbe piu' ragionevole mollare il pezzo.
Alessandro: L'amicizia in gruppo e' cio' che ti permette di passare piu' o meno indenne attraverso mille stronzate; cose come girare stipati giorni in un furgone o provare e riprovare un pezzo che non ne vuol sapere di girare, finirebbero sicuramente in rissa.
Matteo: E' il caposaldo.
3 - Quali sono le principali difficolta' che una hc band incontra nei primi anni di attivita'?
Francesco: Non sai bene che fare. Vorresti suonare in giro un casino ma non riesci. Vorresti suonare a una certa maniera ma non riesci. Pero' sei carico come una sveglia e ti sbatti una marea e non e' che fai molto caso a quello che non riesci a fare. Ah, poi, mettere in piedi un gruppo hc economicamente e' un disastro, sei sempre in netta perdita e devi continuare a buttarci soldi. Ma te ne sbatti i coglioni, perche' non e' mica una cosa che scegli, e' una cosa che hai li' e brucia. E se devi bruciare, allora bruci.
Alessandro: Forse rendersi conto di essere una band.
Matteo: Imparare a riconoscere le note sulla tastiera della chitarra. Non le so ancora ma vedro' quando cresco di impararle.
4 - Cosa pensate dei vegan? Preferite seguire la scelta piu' morale o quella piu' salutare?
Francesco: Nessun vegan tra noi, ma ho rispetto per chi fa questa scelta, ci crede e si sbatte. Non credo sia una questione di scelta tra moralita' e salute, si puo' seguire una dieta salutare anche senza la carne. E' piu' questione di sentire vicine certe tematiche e di sentirle motivanti.
Alessandro: Nulla contro vegetarianesimo e veganesimo, ma a stento riesco a essere empatico con gli esseri umani, gli animali non mi interessano molto.
5 - Droga, divertimento e ribellione adolescenziale, vi e' mai venuto in mente che a volte (non tutti naturalmente) ci sia solo piu' questo o poco di piu'?
Francesco: Si, ma anche no. Se uno non e' piu' un adolescente e si diverte pochissimo? C'e' gente che ha qualcosa di permanente, e se ci cresci dentro e' difficile che vuoi o puoi uscirne.
Alessandro: Non sono d'accordo; chi decide piu' o meno coscientemente, di "appannare" le proprie attivita' psico-motorie, e reitera il fatto, mal cela la propria scarsa propensione allo stare al mondo. Senza contare che ci abituano fin da bambini a percepire come normale il ricorso a "sostanze magiche" per sopportare l'idea di esistere; voglio dire, sono cresciuto con un padre che si strafaceva di Xanax e altre cazzate del genere, ora fumo marijuana credi sia solo stronzaggine giovanile?
6 - Come e' nato il vostro nome? Che significato ha?
Francesco: E' nato una sera, parlando della Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams. Nell'introduzione, descrive l'evoluzione come una pessima mossa, di molto piu' misera che restarsene sugli alberi o meglio ancora negli oceani. Il nome significa "milioni di anni di evoluzione per arrivare a questo, merda, potavamo rimanere organismi monocellulari ed evitarci lo sbattimento".
Matteo: Il gioco della pleistascion Pro Evolution. Abbiamo tolto pro ed aggiunto al rimanente so far.
7 - Cosa pensate dell'(ab)uso di sostanze stupefacenti (alcol incluso)?
Francesco: Ognuno fa il cazzo che vuole con il suo corpo e con la sua mente. Detto questo, quello che vedo e' che le droghe pesanti, e anche un atteggiamento mentale di dipendenza nel caso di alcolici e droghe leggere, fanno in genere un casino di danni, mentre se te li sai gestire droghe leggere e alcool vanno piu' che bene.
Alessandro: La risposta potrebbe essere molto simile all'altra domanda sulle droghe, cosa ti devo dire? Esserci e' difficile.
Matteo: Le masse rispondono come possono all'avanzata del delirio. Io ho la paura... personalmente io mi drogo quel tanto per campare contento...poi anche no.
8 - Gli anni passano, l'HC rimane. Che cosa rappresenta, per voi, questo genere musicale? La considerate arte?
Francesco: L'HC rimane perche' e' una modalita' espressiva perfetta per certe tematiche e stati d'animo. Quando c'e' merda da buttare fuori, e' imbattibile. E merda ce n'e' sempre un sacco. Ho dei problemi con la parola "arte". Non mi piace la retorica con cui si accompagna, l'idea di una pratica sociale elitaria, la sfumatura di nobilta' spirituale. Non mi piace nemmeno l'idea dell'artista che crea dal nulla, e' una stronzata, le cose procedono ricombinando e ricomponendo, non tirando fuori roba dal niente.
Alessandro: L'HC per me rappresenta la possibilita' che non avrei mai avuto. Ha poco a che fare con l'arte, e' molto piu' simile al concetto di artigianato, una cosa pratica, utile a me e agli altri che hanno il mio stesso bisogno; e' un'esperienza collettiva attraverso un percorso personale.
Matteo: Possiamo dire tutto ma che sia arte dio porcone no. A questo povero metalmeccanico ci gira il cazzo forte ma forte.
9 - Con quali band siete cresciuti?
Francesco: Punk hardcore americano degli ottanta e dei novanta, punk hardcore italiano, un po' di De Andre'.
Alessandro: I Nofx, la scena DCHC, la California '80 e, su tutti Fugazi e Black Flag.
Matteo: Io gli AC/DC: nell'estate del 89 mi ha folgorato l'album Dirty Deeds Done Dirt Cheap. Poi piu' tardi dopo la fase Pantera ho conosciuto i Bad Religion e mi son detto: sti cazzi!!!!
10 - Quest'anno sara' ricordato per le recenti catastrofi naturali, credete che i capi del mondo potranno mai ammettere i loro errori? Qui intanto i lavori per il TAV Torino Lione preoccupano noi piemontesi.
Francesco: E' evidente che stiamo portando l'ecosistema al collasso. Surriscaldamento, erosione, deforestazione, distruzione ed esaurimento delle risorse, avvelenamento di acqua, terra e aria. Nessuno ammette nessun errore, perche' dal punto di vista di chi ha in mano il potere, non c'e' nessun errore da ammettere: quello che interessa e' il profitto, e la macchina dell'apocalisse che stanno guidando produce profitti altissimi. Dove poi vada a finire non e' un problema loro. Estinguiamoci tutti e facciamola finita.
Alessandro: Guarda io sono piu' nella fase che credo che infondo sia giusto cosi'; diamo un'automobile a tutti i cinesi, compriamo 10 cellulari a cranio e dormiamo sulle antenne, tante televisioni, fornetti, lampade, raggi uva, gamma; onde e radiazioni, facciamo la guerra!
Matteo: Io mi chiedo: quando e' che ne arriva una che ci spazza via tutti? Nell'attesa urlo.
11 - Come nascono i vostri testi? Chi li crea?
Francesco: I testi li scriviamo io e Sandro. Non ho un modo fisso per farlo...a volte la canzone mi fa venire in mente qualcosa, a volte ho gia' io in mente un argomento o delle frasi, a volte li scrivo in maniera lineare dall'inizio alla fine, altre metto un pezzo qui e uno li' e vado a caso.
Alessandro: Scrivo quelle cose che in una discussione privata ti fanno guardare con sospetto dal tuo interlocutore.
12 - C'e' qualche band che vi ha ispirato musicalmente?
Francesco: Tanto hc degli ottanta, qualcosa di piu' recente tipo Good Riddance e Paint It Black...quando era uscito stavamo anche in botta con Change Is A Sound degli Strike Anywhere. Cito anche i Fugazi, piu' che altro come approccio.
Alessandro: L'HC e' la base, ma ultimamente c'e' stata una leggera virate collettiva verso l'Hard-Rock.
13 - Ci vedremo per le bellissime e splendide Olimpiadi Invernali di Torino 2006? La pulizia olimpica sta ripulendo per bene la nostra Torino, stile vetrina, le poche macchie rimaste, resistono e si fanno sentire, ma sono poche....
Francesco: No che non ci vedremo. Ho sentito che stanno facendo un sacco di porcate a Torino. Anche per le olimpiadi ad Atene avevano fatto cose orrende, ho un amico che stava li' e me ne ha raccontate di ogni. Non c'e' molto da stupirsi, sono eventi che servono a vendere la citta' e a vendere nella citta'. La maggior parte dei posti ormai ti fanno sentire un portafogli che cammina, la maggior parte dei centri si trasformano in vetrine, la maggior parte della gente ha problemi a stare al mondo, l'aurea delle marche brilla fortissimo, visa, mastercard, american express, panasonic, nokia, nike, vans, volcom, fiat, microsoft, disney, conad, la coop sei tu.
Alessandro: Lo spettacolo e' l'anima del commercio, finche possono nascondo le magagne, quando non potranno contenere piu' il malessere faranno un reality show sul disagio.
14 - Siete dei bravi cuochi? Piatti preferiti?
Francesco: Come cuoco faccio cagare, ma ultimamente mi sto sbattendo per imparare. Voglio fare la pasta in casa. Comunque sinceramente non credo che a qualcuno gliene fotta qualcosa.
Alessandro: Se mi ci metto qualcosina faccio, per il resto mi piace la cucina del sud.
Matteo: Io so fare l' "enjambement flambe" con uva tartara.
15 - Sei un gran lettore? Ci consigli qualche buon libro?
Francesco: Leggo piu' che posso. Consiglio DeLillo, soprattutto Rumore Bianco e Underworld. E le raccolte di poesie di Bukowski.
Alessandro: Gran lettore e' un parolone, guarda ultimamente ho letto Aspettando Godot.
Matteo: L'ultimo e' stato "Scritti Corsari" di P.P.P.
16 - Ogni tanto visito il vostro sito, che devo dire e' benfatto. Che importanza ha questo mezzo di visibilita'?
Francesco: Facilita i contatti, ci permette di far girare le canzoni, ci da uno spazio in piu' per scrivere cazzate.
Alessandro: Adesso sicuramente molta, arrivi piu' velocemente ovunque per non andare da nessuna parte.
17 - Come mai avete deciso di inserire nel vostro sito i vostri cd da scaricare (in formato mp3) gratuitamente? Non pensate di vendere meno cd in questo modo? O credete nella musica libera e' gratuita?
Francesco: Li abbiamo messi perche' pensiamo che la musica, come la cultura e la tecnologia, devono essere disponibili a tutti. Non crediamo nel copyright e non crediamo di dover essere solo merce. Tutto e' di tutti. Non penso che un gruppo indipendente possa avere problemi di vendite per i download, anzi, probabilmente succede il contrario: piu' gente ascolta il disco, e se a qualcuno piace, prima o poi lo compra. Puo' essere un problema per i grossi gruppi su major, ma chi se ne fotte, il music business deve morire.
Alessandro: Tutte le cose di cui sopra, poi, tutto sommato, credo che ci abbia dato piu' vantaggi che problemi.
18- In "Greed, cash and History" citate Marx, condividete parte della sua teoria economica e/o politica?
Francesco: Nessuno e' un marxista ortodosso, ma penso che alcune delle sue idee economiche e politiche siano valide. L'analisi del profitto, il ruolo determinante della struttura economica, l'eventuale rivoluzione come figlia di contraddizioni e condizioni storiche. Detto questo, sto diventando sempre piu' dubbioso che una teoria possa comprendere e risolvere l'insieme di delirio e miseria che abbiamo montato su.
Alessandro: La parte analitica e' sicuramente quella che piu' condivido, chiara come un libro di scienze. Ad esempio l'idea finalistica del comunismo nella storia non l'ho mai potuta tanto digerire.
Matteo: Qualche sogno lo avevo. Me li hanno portati via tutti.
19 - Siete ottimisti per il futuro della terra? Nei testi io percepisco del brutale e testo pessimismo, che rispecchia il nostro reale presente ed il presunto futuro prossimo...
Francesco: Essere ottimisti e' irragionevole. Il futuro del pianeta e' un processo di privatizzazione di ogni risorsa eventualmente interrotto da una serie di catastrofi sociali e/o ecologiche. Essere ottimisti e' anche controproducente, serve una quantita' colossale di pessimismo e astio anche solo per pensare di poter cambiare qualcosina. Se no, si puo' davvero cadere nello stato allucinato dell'era dell'ottimismo, abbracciare la televisione, amare le bombe e calarsi del gran prozac. Che poi forse stai meglio.
Alessandro: Facciamo la guerra!
20 - Mi e' piaciuta molto "Baghdad Recall", cosa ne pensate dell'attuale guerra in Iraq?
Francesco: E' una guerra decisa da tempo, per motivi economici e geo-politici. Del resto non gliene fotte un cazzo. E' da vedere se gli americani e l'accozzaglia di vassalli riusciranno a reggere botta e se la loro opinione pubblica si stanchera' in massa di vedere tornare a casa i morti. Se tutto gli andra' liscio, probabilmente il conflitto si allarghera' ad altre parti dell'area.
Alessandro: Ora potrei essere ripetitivo, mi limito solo a dire che io non c'entro niente, non ci posso fare niente e non so cosa dirti.
21 - Cosa pensate di alcune multinazionali? Credete nella forza del boicottaggio?
Francesco: Le multinazionali, non alcune ma tutte, hanno come unico scopo il profitto e la loro unica responsabilita' e' quella nei confronti degli azionisti e dei proprietari, che si aspettano, appunto, profitti. Non e' pensabile che una macchina del genere si assuma seriamente responsabilita' etiche o morali, non e' nel suo codice genetico, al limite puo' vendere ai consumatori l'immagine di un'attenzione al sociale, ma e' solo un altro modo di facilitare i guadagni. Inoltre, quest'altra manica di pazzi fottuti non ha piu' alcun limite: la quantita' di soldi che muovono in giro per il mondo e il loro agire al di sopra di qualsiasi sovranita' territoriale li rendono praticamente incontrollabili. L'unica soluzione sensata sarebbe smantellare le multinazionali, e magari anche le societa' per azioni in genere. Il boicottaggio efficace di un marchio particolarmente infame puo' essere utile per rintuzzare qualche danno e costringere l'azienda a una ritirata tattica. Li colpisci al portafogli, l'unico loro organo vitale. Ma l'unica cosa sensata sarebbe un boicottaggio generalizzato, comprare il meno possibile e comprare soprattutto roba locale. Fanculo al consumo, bisogna volere meno.
Alessandro: Boicottavo, boicotto e probabilmente boicottero', ma non ci credo un cazzo.
Matteo: Quelle sono il male, ci fanno male, stiamo male. Io ci provo ma sono tentacolari si insinuano e come un cancro si espandono. La civilta' dei consumi o democratica vuole questo e solo questo!!!!!! Comprare, consumare, a volte non consumiamo neanche piu' quello che compriamo. Ovvero la fine ,il tracollo del mercato, l'economia in bilico...e se casca!!??? Loro si incazzano, fanno guerre, si sparano con le pistole, fanno i buchi nella pancia alla gente pure i bimbi, senza distinzione.Io ho la paura sai!!!
22 - Come vi rapportate con le votazioni? Pensate che votare il meno peggio sia un dovere per chi ha lavorato per ottenere questo diritto, o siete dei grossi disertori?
Francesco: Diserto. Non e' una mancanza di rispetto verso chi ha combattuto per il diritto al voto, ma una constatazione del fatto che ci stanno prendendo per il culo. Non ci sono state, ne' nella teoria ne' nella pratica di governo, differenze sostanziali tra centro destra e centro sinistra. Buona parte delle cose piu' schifose fatte dal governo di adesso, sono partite con il centro sinistra. Magari i due poli difendono schieramenti di interessi leggermente diversi, ma si tratta sempre di interessi di gruppi dominanti, lontani da quelli dello stronzi medi come noi.
Alessandro: Ho votato e non votero' piu'; io cerco di vivere al di sotto del mondo di sopra, qui ci sono io e sopra politica, televisione, dio; se non li guardo non esistono.
23 - State lavorando a qualcosa di nuovo?
Francesco: Stiamo lavorando al nuovo disco. Speriamo di riuscire a registrarlo per la prima meta' del prossimo anno. Ma non ci crediamo molto.
Alessandro: Un album nuovo, ma Itaca sembra ancora lontana.
24 - La nostra generazione sembra insensibile e menefreghista dei problemi odierni. Se le cose stanno andando cosi male credete che la colpa sia al 50% loro e il 50% a chi manovra queste atrocita'? Quali sono le vostre percentuali?
Francesco: Non so farti delle percentuali. Ho l'impressione che in gran parte la nostra generazione sia stata fottuta prima di poter vedere se la sua sensibilita' potesse avere una qualche utilita'.
Alessandro: Credo che la nostra generazione ha il dovere morale di essere insensibile, il delirio e' cosi' totale che non puoi portarlo avanti se non ti assuefai
25 - Giorni fa e' uscito lo scandalo (????) della liberta' si stampa che in Italia sembra mancare. Solo questa settimana la gente si e' accorta di cio'? Quanto credi sia potente la tv verso gli italiani?
Francesco: Pare che questo sia un paese semi-libero. Non e' una grossa novita'. La televisione sta facendo malissimo. Ha colonizzato la nostra immaginazione, ha preso il controllo dei nostri desideri, ha inquinato la nostra percezione di noi stessi e della realta', ha alzato in maniera insopportabile le fonti di ansia e paura.
Abbiamo un buco nella testa, e gli esperti di marketing lo stanno riempiendo. E' morto un pappagallo in Grecia.
Alessandro: I giornali non li leggo, la tv non mi interessa e nemmeno gli italiani.
Matteo: Lo ha detto Celentano!!!!!!!??????!!!!!??? Che paura.
26 - Grazie ancora, per la disponibilita', di pure quello che vuoi, un insulto, un saluto, una pubblicita', un abbraccio...
Francesco: grazie a te. Auguri per la fanza. Grazie anche a chi si tira lo sbattimento di leggere.
Alessandro: Grazie.
Matteo: Grazie di averci fatto delle domande. Un saluto a te e anche a te che leggi. Che paura.
Intervista realizzata da:
Salutari "Perno" Andrea.
Ferrari Pamela.
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MySpace Evolution So Far: https://www.myspace.com/evolutionsofar
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Intervista Agli Evolution So Far Su Patria Del Ribelle
https://patriadelribelle.blogspot.com/2011/06/intervista-agli-evolution-so-far.html
Patria Del Ribelle
(Originariamente pubblicata sulla fanzine "Casa Perno & Zora N.3" nel 2006)
1 - Pensate anche voi che le fanzine ormai siano vecchie e decrepite? Che pensate delle loro figlie, le webzines, con la quale l'informazione ha maggior visibilita'?
Francesco: No, le fanzine rompono il culo. Non sono ostile alle webzine, se fatte bene possono essere utili, sono facili e veloci da aggiornare, hanno meno problemi di spazio e velocita', ultimamente pare che spazio e velocita' siano molto importanti. E poi con sta storia dell'ipertesto si possono fare percorsi di lettura personali etc etc. Il problema e' che la loro qualita' media e' bassissima, a mio gusto. Le (poche) fanze che escono mi sembrano spesso fatte meglio, con piu' sbattimento e passione, forse proprio perche' stanno diventando ancora piu' di nicchia. E poi sti cazzi, la fanza me la posso portare al cesso o in treno e posso prestarla e posso riciclarla, alla peggio.
Alessandro: La sostanziale differenza che passa tra la web-zine e la fanza, sia come concetto che come destinatari e formato, e' quella che passava, ai tempi del secondo conflitto mondiale, tra il radio giornale e il bollettino di guerra per le truppe.
Patria Del Ribelle
(Originariamente pubblicata sulla fanzine "Casa Perno & Zora N.3" nel 2006)
1 - Pensate anche voi che le fanzine ormai siano vecchie e decrepite? Che pensate delle loro figlie, le webzines, con la quale l'informazione ha maggior visibilita'?
Francesco: No, le fanzine rompono il culo. Non sono ostile alle webzine, se fatte bene possono essere utili, sono facili e veloci da aggiornare, hanno meno problemi di spazio e velocita', ultimamente pare che spazio e velocita' siano molto importanti. E poi con sta storia dell'ipertesto si possono fare percorsi di lettura personali etc etc. Il problema e' che la loro qualita' media e' bassissima, a mio gusto. Le (poche) fanze che escono mi sembrano spesso fatte meglio, con piu' sbattimento e passione, forse proprio perche' stanno diventando ancora piu' di nicchia. E poi sti cazzi, la fanza me la posso portare al cesso o in treno e posso prestarla e posso riciclarla, alla peggio.
Alessandro: La sostanziale differenza che passa tra la web-zine e la fanza, sia come concetto che come destinatari e formato, e' quella che passava, ai tempi del secondo conflitto mondiale, tra il radio giornale e il bollettino di guerra per le truppe.