Per quanto noi possiamo voler sfuggire, arriva sempre quel preciso istante dove, tra incespicamenti, apnee pandemiche, prese di coscienza - pause, cadute, frustrazioni - si arriva li', nel punto esatto della scelta, in quell'apice che governa le vite e le situazioni, la consapevolezza di scegliere di che morte vogliamo morire, di scegliere se proseguire o fermarsi.
Ma e' anche la storia, una bella storia, di un collettivo, quello dei Plakkaggio, che ha dietro le spalle una storia di 18 anni ed e' la cronaca del loro ritorno a gamba tesa, col coltello tra i denti.
Dopo 7 lunghi anni, dopo Ziggurath, eccoli tornare il 25 Marzo con un nuovo lavoro, Verso La Vetta, quinto album della formazione laziale, accompagnati da due etichette indipendenti storiche (Time To Kill Records, Hellnation Record).
Nati e cresciuti a Colleferro, periferia romana, purtroppo recentemente balzata alle cronache per un atto vile di una feccia sociale portata da un ideale del cazzo neo-fascista ai danni di un ragazzino, i Plakkaggio dal 2004, hanno messo a ferro e fuoco il panorama underground laziale, rivoluzionandone prerogative classicheggianti, dando sin da subito prova della stoffa unito al carisma, forte di un intensa attitudine espressiva, a creare una fusione di piu' generi distribuiti con molta consapevolezza e non a casaccio. Sono una di quelle realta' longeve che, seppur cambiando pelle nell'arco del tempo, non ha intaccato la loro inossidabile attitudine primitiva - mantenendosi sempre molto fedeli a se
stessi. Inizialmente emersi come Plakkaggio Hc per poi apportare una modifica nel 2014, mantendo solo Plakkaggio.
Sono riusciti a creare un vero e proprio filone, il cosiddetto italian new wave of black heavy metal Oi!. Lontani da ogni logica di potere e da ogni moda stilistica, e' uno di quei gruppi che godono di stima su larga scala e da parecchi fronti, possono esser fieri di aver invertito la marcia della storia del punk laziale, apportando un nuova visione sonora.
Progetto in continua evoluzione, non hanno mai fatto mistero delle loro ispirazioni, dai vagiti del black metal norvegese, passando per i classici heavy metal, con quel sapore un po' misfitsiano su delle prerogative street punk Oi!.
Irrompendo ora, dopo una lunga pausa, il nuovo lavoro Verso La Vetta, concept album sulla montagna e alpinismo, e' un evoluzione indomita - una escalation sonora distribuita dentro 10 tracce -, un incontro tortuoso di soluzioni heavy metal/power/nwobhm corredato da bordate funamboliche di riff avvolgenti e sontuosi, assoli pachidermici, doppio pedale a manetta assieme all'alternanza delle voci arcigne ed a tratti corali - un classico della tradizione Oi! street punk.
Ancor piu' contaminato da soluzioni melodiche alternate a sguizzate di riffoni power metal da capogiro "Verso La Vetta", traccia che apre l'album, e' un inno in chiave power metal corredato da assoli vertiginosi, chitarre legate ed armoniche, blast a profusione, dove i nostri riescono a
piazzare brani corposi, maturi e ben strutturati come "Giorni Lontani", guidata da arpeggi ben costruiti o "Lutto", traccia punk rock melodica scortata da riff corposi seguendo sempre un'atmosfera power.
Un flusso sonoro che spiazza e coinvolge come "Birra In Lattina", traccia dai riffing hard rock voluttuosi e assatanati, o come "Valhalla" traccia diretta e pulsante dentro dinamiche black metal con affondi ciclici, corredati da voce acidula e riff sadici.
Senza disdegnare nulla, si chiude con un interessante brano alla Iron Maiden, "Oltre La Vetta", guidato da riffing avvolgente e corposo come da manuale, coralita' e aggregazione primitiva che fuoriesce da ogni segmento proposto.
Ammesso e concesso che, quando l'album finisce, l'ascoltatore medio si ponga degli interrogativi, e' un album piu' che convincente proprio nel saper distribuire suoni, e creare
atmosfere diverse tra loro con ingegno e ragione. Esponendo una certa consapevolezza delle proprie velleita', oltre che un esemplare uso dei suoni e di una produzione curata al dettaglio. Dopo un album del genere c'e' da chiedersi quale sara' il prossimo passo dei Plakkaggio, se vorranno fare un ulteriore cambio di marcia.
Chissa' cosa c'e' realmente oltre la vetta...
Ms_Antrophy
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Plakkaggio - [2022] Verso La Vetta
Plakkaggio - [2022] Verso La Vetta
01 - Verso La Vetta
02 - Giorni Lontani
03 - Palaeoloxodon Antiquus
04 - Lutto
05 - Rivolta
06 - Birra In Lattina
07 - Valhalla
08 - Declino
09 - Oi! Siamo Ancora Qui
10 - Oltre La Vetta
...Quanto manca alla vetta? Tu sali e non pensarci... - prendendo spunto da questi piccoli versi appartenuti a Friedrich Nietzsche racconto una storia, la storia che, ciclicamente, impera nella vita di ogni essere umano.