Assenti in questo lampo di vita - presenti per sempre nei cuori e negli occhi di chi ha vissuto Fabrizio nella sua interezza, in vita e dietro le pelli. Per tutti quelli della sua generazione, e per noi nati, svezzati, cresciuti con i vinili, le tape dei Negazione - un forte rammarico inespugnabile che brucia, come un coltello ficcato in gola. Quando l'esistenza ti logora lo stomaco - quando la realtà che ti ruota attorno ed il disagio con il quale convivi come il respiro azzerato dalla melma sociale.
Fabrizio, le sue bacchette le faceva vibrare come un metronomo emozionale, quei ritmi famelici e sanguigni del suo tratto caratteristico di suonare hanno solcato una bolla di umanità speciale.
Verace, vivida.
Oltre la Morte.
Militò negli Upset Noise - triestino di nascita - bolognese di adozione, assieme a Massimo Ferrusi è stato il batterista dei Negazione più veloce, più preparato, più hardcore. La sua impetuosa energia ha viaggiato oltre ogni limite, oltre ogni cliché, i confini musicali - dal punk hardcore al rap - entrònel giro bolognese dei Sangue Misto, accomunato al'Isola nel Kantiere, centro sociale occupato di Bologna, un esperienza anche come dj con il Vibra Sound.
Una delle facce più umili e pulite - Fabrizio - limpido come il chiaro di luna - occhi blu ed una estrema ed umile genuinità - che riverbera ancora per chiunque abbia condiviso ossigeno ed istanti di vita con lui, e per quelli della mia generazione che lo hanno ammirato dentro ad un video, o nel mio caso nei ricordi, nelle parole della sua famiglia, dei suoi fratelli di vita.
Da una foto in bianco e nero, nelle diapositive di un intera vita.
Di tutti quelli che ancora, oggi, lo ricordano e lo piangono, lo ricordano con un sorriso.
Nel disco "icona" dei Negazione - Lo Spirito Continua - pubblicato con la Konkurrel, è sua la traccia, forse la più rappresentativa di quel disco e di tutta la matassa "contro" ed anticapitalista - "La Vittoria Della Sconfitta" - un pezzo fondamentale della storia dei Negazione, della storia della controcultura underground.
Chiudo questo mio personale con un trafiletto di quel testo, che rappresenta appieno quanto, a distanza di tempo, le cose che uniscono sono sempre le medesime.
[...] In ogni istante, ad ogni occhiata
in ogni pensiero, ad ogni azione
sempre, fino a quando creperò
davanti a qualche vostro palazzo
in ginocchio, con il corpo distrutto
ma con la mente attiva
perchè l'odio rimane
Quando mi chiedete perchè
mi fate ancora più schifo
io odio la vostra ipocrisia
io voglio e non chiedo perchè
conosco già la risposta.
Dedico tutte le mie parole, tutta l'energia e passione che ha smosso la mia penna durante la scrittura di questo articolo alle costole emozionali di Fabrizio, Danila (Luna) ed Elia.
Suonala ancora Fabri. Ovunque tu sia.
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Io Odio La Vostra Ipocrisia - Ricordando Fabrizio Fiegl
Batterista fulmineo, umano con la U enorme, come tutte le stelle dell'universo, Fabrizio Fiegl, o Fabri, come lo chiamavano tutti, è stato una figura di riferimento in quel decennio immacolato del punk hardcore italiano, che ha scosso questo ambiente con la sua focale umanità ed umiltà.