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- By Joel
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Con la colpevole durata di una gestazione di un maiale tra bestemmie e smadonnamenti (sarà un caso gente? Dubito miei cari) arriva l'intervista a Fabio, uno degli esponenti di spicco di Margini, crew maremmana, attiva con un fest giunto alla quarta edizione suddiviso in altrettanti giorni!
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- By Ms_Antrophy
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Per quanto questa società si autoconvinca di essere il risultato di un'evoluzione umanistica fondata su basi indistruttibili e convincenti: l'epoca in cui stiamo vivendo/morendo - dipende - è il risultato invece, di scelte procrastinate o mai pensate. L'inettitudine ha preso prepotentemente il posto dell'integrità morale ed ad un propulsivo bisogno di libertà - all'autenticità - a quella forma libertaria d'espressione, nel vivere, nel viversi.
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- By Ms_Antrophy
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Dentro le arterie di un contesto socio-politico che è sempre più simile ad un calesse chiodato - dal quale è sempre più difficile scendere e riconoscere il riverbero delle proprie azioni afasiche e dismorfiche - l'uomo, nel suo piccolo grande cuore infernale cerca di sopravvivere.
Seppur a volte, non sa nemmeno, a cosa o da cosa deve sopravvivere.
Talmente confuso dalle frazionare cazzate dalla quale si ciba che, non riesce a guardarle con cognizione di causa.
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L'istanza primaria nella quale l'individuo tende a rifugiarsi - come un assetato in movimento sotto il sole - è la fonte del suo essere e la causa del suo malessere permanente: costruirsi catene, costruire muri spessi come il vuoto con il quale crede di poter vivere in pace, lontano da tutto.
Lontani da tutto, persino dalle conseguenze delle proprie immoralità.
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La distopia - signora mia, regna sovrana - la defezione intellettuale ancor di più - quindi meglio rifugiarsi in un lisergico nulla - così nessuno può appellarsi al non attenersi a parole o promesse da dover mantenere. Una dismorfia esistenziale che si distribuisce nell'emisfero socio-politico ed emozionale dove gli eventi - ruotano e si ripetono con periodicità e cadenza: adornano la nostra esistenza con la coda di un anaconda che non è una brillante collana - ma è un cappio al collo reclusorio, un lenzuolo bianco - il biglietto d'andata verso la parafrasi di un calvario esistenziale.
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Titolo: Andrea Capò Corsetti - Killed By Noise - Frammenti Di Grindcore In Italia
Autore: Andrea Capò Corsetti
Ognuno di noi - sceglie una strada - più o meno centrata e condivisibile - ma tutto quello che nasce sotto l'effige dello scambio comunitario e libero vivrà sempre - a distanza di tempo e delle dinamiche opprimenti che viviamo - vivremo.
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L'essenza e la forma si inseguono come al centro di una danza - che combina pause e riprese, il travaglio e l'azione - nell'eterna ed ineluttabile mescolanza che non smette mai di specchiarsi. È la medesima sinossi del perpetuo scambio tra presenza ed assenze che guida l'uomo dentro le trame di una tela impercettibile che lega il caos della vita - decodifica il tempo vissuto ed il suo scorrere, racchiuso dentro una clessidra permanente.
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La verità è che nel circuito controculturale italiano underground non è poi così piatto come qualcuno dall'alto della sua spocchia del cazzo vuole far credere. Se uno alzasse il naso dal contesto instagrammabile se ne accorgerebbe - che esiste un eco che straccia il velo delle cazzate che in lungo e largo sulle vetrine del social vedi leggere manco fosse la santa verità.
Nella controcultura c'è un fuoco sottostante che urla - c'è un fottio di gente che si fa il culo - piccole e grandi realtà che credono nell'autogestione ed autoproduzione, proprio come quaranta anni fa, senza fare nostalgici.
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- Categoria: Interviste
- By Ms_Antrophy
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Tempo d'estate - già fanno capolino le zanzare, tempo di spillare birre, tempo di festival open air.
Di fest ce ne sono di ogni genere per tutta la penisola e di collettivi che si fanno il culo ce ne sono tanti.
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- Categoria: Concerti e Comunicati
- By Ms_Antrophy
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Seppur siano passati dei mesi dalla sua comparsa, giungo ora a scrivere due righe sulla scomparsa di Marco Garripoli.
Per assorbire certe scomparse c'è sempre bisogno di tempo.
E ne parlo in punta di piedi, per come l'ho conosciuto io, il riverbero attraverso i miei occhi, gli scambi di vedute e di visioni comunitarie nel tempo.
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